Museo Pippo Rizzo

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Il Museo Civico di Corleone, aperto nel 1991, è ospitato in un edificio storico acquistato dal Comune. Costruito nel XIX secolo, presenta architettura alto-borghese con volte a cuscino, stucchi decorativi, dipinti, e pavimenti in maiolica.

Data:

22 Luglio 2024

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Descrizione

ISTITUZIONE MUSEO CIVICO

Il Museo Civico di Corleone è nato nel 1991. Quell’anno, il Comune di Corleone acquistava dalla famiglia Provenzano l’immobile sito in via Orfanotrofio, nel centro storico cittadino. L’edificio risale alla metà del XIX secolo e presenta i caratteri architettonici di un’edilizia alto-borghese sette-ottocentesca tipica dell’epoca. Gli ambienti interni sono tutti con volta a cuscino decorati con stucchi e dipinti e pavimenti in maiolica.

PIETRA MILIARE

Il pezzo più pregiato e storicamente unico in Sicilia è sicuramente il “Miliarium”, la “pietra miliare” che riporta l’epigrafe di Aurelio Cotta Console e l’iscrizione LVII, la distanza in miglia da Agrigento. La pietra era collocata sulla strada consolare romana Palermo-Agrigento. Tale reperto è stato recuperato nel 1954 da Giovanni Valenti e, nel 1991, è stato annesso alla collezione civica.

REPERTI GEOLOGICI E PALEONTOLOGICI

I reperti fossili (alcuni unici al mondo) provengono da Pizzo Nicolosi, Madonna del Malpasso e Giammaria. Sono costituiti da denti, vertebre e placche di squalo (Madonna del Malpasso), ammoniti (Pizzo Nicolosi) e fossili di vario tipo di acqua dolce. Molto importanti i reperti paleontologici costituiti da denti di iena e ossa di cervo da grotta Favarotte, nel territorio di Giuliana, denti di bue (contrada Castro) e corna di cervo (Spolentino).

REPERTI DEL PALEOLITICO SUPERIORE E MESOLITICO

Molti strumenti si identificano nella tipologia epigravettiana ritrovati lungo le sponde del Belice Sinistro, in contrada Muranna. Cospicua la manifattura di microliti tra cui spicca il trapezio o armatura a tranchant trasversale ottenuta con la tecnica del microbulino.

REPERTI DEL NEOLITICO

I pezzi più importanti sono quelli provenienti dalla Grotta Cutrupia presso Pizzo Nicolosi, costituiti da frammenti di ceramica stentinelliana e da un punteruolo in osso di ovino. Nella Grotta Favarotte è stata ritrovata la ceramica di colore rosso lucido con ansa a rocchetto attribuibile alla cultura di Diana (Neolitico superiore 3.500-2.500 a. C.) e frammenti vari pertinenti alle culture della stessa epoca, nonché interessanti frammenti ceramici provenienti dal villaggio preistorico di Contrada Giacomobello alle pendici di Montagna Vecchia.


Servizi


Modalità di accesso

Accesso consentito alle persone con disabilità.


Indirizzo

Via Giovanni Valenti

Ulteriori dettagli


Orario pubblico

 

Tutti i giorni dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30


Contatti

Museo Pippo Rizzo

Tel: 091/8464907


Ultimo aggiornamento: 15/07/2025, 12:40

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